Ci svegliamo e subito siamo inebriati dal profumo di pane, croissant, strudel, marmellate e frutta secca che occupano l’intero tavolo delle colazioni ed oggi ne faremo una abbondante, perché fuori fa freddo e ci aspetta una lunga passeggiata alla scoperta di Merano.
Alexander ci ha regalato le mobile card per spostarci con i mezzi pubblici durante tutto il soggiorno, ma ci ha anche detto che seguendo la riva del fiume si arriva ovunque, così seguiamo il suo consiglio.
Abbiamo pianificato un piccolo itinerario che cerchiamo di rispettare, quindi la nostra prima tappa è l’imponente Chiesa Evangelica luterana. Non riusciamo a scattarvi foto all’interno, ma l’esterno toglie il fiato. Una chiesa progettata dal berlinese Hans Vollmer nel 1800, circondata da un prato all’inglese in cui sorge anche la statua di Martin Lutero.
La nostra seconda tappa ci porta in un luogo simbolo della città, ovvero il Duomo di San Nicola. Il campanile che si scaglia verso l’alto riusciamo a vederlo da lontano e affianca la grande chiesa dedicata al Santo Patrono di Merano. Interni ed esterni sono sobri, ma sono i particolari che rendono unica questa chiesa, come il pavimento, le vetrate colorate e il grande crocifisso posto in alto.
Presto raggiungiamo il meraviglioso castello principesco. Le rampicanti che lo avvolgono sono ricoperte dei colori autunnali, mentre il letto di foglie secche e castagne s’inchina ai suoi piedi. Grazie alla mobile card, non paghiamo l’ingresso e varcata la piccola porticina d’ingresso, sembra di entrare in un libro di favole o in un vecchio libro di storia, uno di quelli in cui imparavi le crociate e leggevi di cavalieri. Gli interni sono semplici, ne’ oro ne’ affreschi preziosi, sono i dettagli a raccontare lo stato sociale degli abitanti del castello, ad esempio il vetro sulle finestre, il letto ed i mobili in legno dagli intarsi molto ricercati.
Proseguiamo lungo la via dei portici, piena di negozi di lusso e catene di abbigliamento popolari. Qui, ci fermiamo al ristorante “Hasen Jos” per una Forst, la birra tipica di Merano e per un piatto di tagliatelle fatte in casa, accompagnate dal Ragù di cervo. Fa freddo, ma mentre passeggi quasi non te ne accorgi, non ti rendi neanche conto di quanti kilometri riesci a percorrere mentre segui il fiume e il paesaggio.
Cominciamo infatti a percorrere la passeggiata d’inverno, che comincia sotto al Wandelhalle, padiglione in stile liberty, in cui ti senti come immerso in un dipinto e l’immaginazione vola, mentre ripercorri la storia dei luoghi e dei personaggi illustri, che come te passeggiavano lì sotto.
Proseguiamo per la passeggiata Gilf, leggendo tutte le frasi dei più celebri scrittori del mondo, incise sulle panchine che popolano la via della poesia, mentre insolite piante tropicali dominano il paesaggio insieme alle sculture di piante realizzate dagli studenti di botanica. 11 minuti di poesia e silenzio interrotti poi, bruscamente dalla gola dove il fiume con vigore scorre, destreggiandosi tra le rocce fino a diventare cascata.
Continuando la salita, s’incontrano la passeggiata Tappeiner e il sentiero di Sissi, che terminerà ai giardini Trauttmansdorff.
Noi camminiamo seguendo i sentieri, e ben presto ci ritroviamo di fronte ad un laghetto ghiacciato, che il comune di Merano ha adibito a zona pic-nic, anche in questo caso nel rispetto totale della natura, con strutture completamente in legno in cui banchettare e divertirsi.
La lastra di ghiaccio di cui è ricoperto il lago è molto spessa, sembra quasi vetro, la minima vibrazione diventa quasi una lieve melodia. L’unica zona in cui lo specchio d’acqua è ancora tale, è popolata da un branco di anatre che se ne stanno lì tranquille a nuotare.
Alle nostre spalle, il fiume che ancora ci accompagna e il suo scroscio veloce e costante ci ricorda di continuo la sua presenza importante. Non ci stancheremo mai di ascoltarlo e nonostante il fiume Passirio, sia tristemente noto nella storia, perché causa di catastrofi, è lui il re indiscusso di Merano, la attraversa, la domina, la sorveglia e la accompagna in ogni momento della giornata.
Merano, di giorno e di sera è un piccolo gioiello: i ponti, le casette, il grande Kurhaus e il teatro Puccini sono delle perle di rara bellezza, eleganti e caratteristiche allo stesso tempo, non si smette mai di fotografarli perchè quando la luce cambia, sembrano sempre diversi, fino a sera quando ad illuminarli sono mille lucine.
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