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Napoli sotterranea: secoli di storia sotto i passi della gente
Continua il nostro viaggio nei sotterranei della città di Napoli, una città che nasconde segreti, storie e secoli dI cultura, ovunque, anche nel sottosuolo, perfettamente sotto ai vostri piedi. Accendete la vostra candela e scoprite con noi Napoli sotterranea
Nonostante la storia di questo sottosuolo cominci in età preistorica, furono i i Greci che aprirono le prime cave sotterranee. Queste cave venivano utilizzate per ricavare blocchi di tufo che utilizzavano per ogni tipo di costruzione nella città ambita di Neapolis.
Tuttavia, il complesso reticolo di sotterranei iniziò con i romani i quali, in epoca augustea, costruirono gallerie e soprattutto una rete di acquedotti, alimentata dalle acque delle sorgenti del Serino, a 70 km di distanza da Napoli.
Attraverserete questa fitta rete di cunicoli e gallerie strettissime illuminate dalla sola luce di una candela, viaggiando così nel tempo e nello spazio.
Altri rami dell’acquedotto si estesero fino a Miseno, per alimentare la famosa Piscina mirabilis. Gli stretti cunicoli dell’acquedotto alimentavano anche fontane, case e altri edifici. Da notare che, già all’epoca gli ingeneri romani avevano rivestito l’acquedotto di uno speciale intonaco impermeabile
I cunicoli di Napoli sotterranea furono utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale come rifugi antiaerei per proteggersi dai disastrosi bombardamenti che colpirono la città. I cunicoli furono addirittura illuminati per permettere alle persone di scendere e rifugiarsi.
Oggi il Museo della Guerra di Napoli Sotterranea raccoglie e conserva documenti relativi al conflitto.
Napoli, si sa, è una città di contraddizioni, una città divisa tra sacro e profano, religione e superstizione ecco quindi una delle credenze popolari più famose che ha origine proprio nei sotterranei della città.
I monacielli di Napoli sotterranea
Ogni casa di Napoli poteva attingere acqua da una delle cisterne grazie a un pozzo a cui avevano accesso i “pozzari”, uomini che che si aggiravano in questi strettissimi cunicoli e si arrampicavano su per i pozzi. Sono questi protagonisti di Napoli sotterranea.
Per questa loro professione avevano accesso a tutte le case grazie ai pozzi e alla loro figura è legata la leggenda dei “monacielli“, spiriti buoni o cattivi che usavano le vie sotterranee per sparire o apparire. Il nome monaciello deriva dal mantello da lavoro che, nella penombra, li rendeva simile a monaci appunto.
Gli orti ipogei
A Napoli sotterranea, a 35 metri sottoterra ci sono, incredibilmente, delle coltivazioni. Si tratta di un vero e proprio orto nel sottosuolo, lontano da piogge acide, polveri sottili e inquinamento. La luce solare, è sostituita da quella di speciali lampade e l’umidità del sottosuolo, permette alle piante di crescere senza dover utilizzare neanche un goccio di acqua.
Ci sono molte associazioni che gestiscono queste visite meravigliose nel sottosuolo napoletano. La nostra visita prevedeva anche l’ anfiteatro romano, noto come Teatro di Nerone, da cui si accede da una casa tipica napoletana, il cosiddetto “basso”; Basta spostare un letto e una botola che porta alle cantine, permette di fare un salto nel passato glorioso della città.
Per tutte le altre informazioni e per pianificare la vostra visita questo è il il sito ufficiale:
https://www.napolisotterranea.org
In più vi ricordiamo che ci sono due accessi ai percorsi:
- Vico S. Anna di Palazzo, 52, 80132 Napoli NA
- Piazza San Gaetano, 68, 80138 Napoli NA
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