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La nostra prima escursione in Repubblica Dominicana è all‘isola Catalina.
Catalina è una splendida isola selvaggia, situata tra l’azzurrissimo mare dei Caraibi e il blu profondo dell’oceano Atlantico.
Ci accompagna Beppe, una guida dominicana simpaticissima che parla quattro lingue e più, insieme al silenzioso “Popeye”, il capitano della lancia che ci accompagnerà in tutte le escursioni.
Non siamo soli, siamo in un gruppo di argentini, italiani e francesi..non so come sia possibile ma ci capiamo tutti, abbiamo tutti paura della lancia che corre nel mare e ridiamo sotto l’ effetto della vitamina “R”…cos’è? bhe ovviamente rum e qui è IL RUM, quello buono!
Poco prima di avvicinarci all’isola, Popeye ferma la lancia e ci mostra con orgoglio il “suo” mare trasparente, così trasparente che riusciamo a vedere nitidamente la barriera corallina, i pesci colorati e piccole meduse trasparenti. Lo snorkeling è bellissimo ma anche pericoloso: la nostra barca è ferma proprio al confine tra le acque trasparenti e nitide e lo strapiombo nero e misterioso, da 10 a 40 metri in poche bracciate.
Le regine di Catalina sono le palme altissime e strapiene di cocchi; I domenicani li raccolgono e li vendono per pochi euro, insieme all’olio di cocco ma anche alle aragoste appena pescate. In più, su quest’isola le palme sono veramente uno dei pochi luoghi di riparo dal sole, l’unico posto in cui abbiamo goduto di un po’ di fresco dai 35 gradi delle 10 del mattino.
Chi sceglie Catalina, generalmente la apprezza per lo snorkeling perchè la barriera corallina è immensa e la varietà di pesci, coralli e piante marine è vastissima. Noi abbiamo avuto la fortuna di “incontrare” due grandi razze che nuotavano pacificamente sul fondo, circondate da una miriade di pesci di ogni colore.
Lo snorkeling qui è adatto praticamente a tutti: agli esperti, ai non esperti, a coloro che lo praticano per la prima volta e addirittura ai bambini; si perchè anche a riva c’è una grandissima varietà di pesci coloratissimi, per cui anche i bambini si divertono particolarmente.
In un’isola quasi deserta, ci meraviglia un po’ trovare un piccolo mercatino locale ma i commercianti sono simpaticissima e vale la pena anche scambiarci solo due parole e qualche risata.
Purtroppo, Catalina è un’isola deserta solo fino ad una certa ora perchè poi comincia ad affollarsi di turisti e, da spiaggia selvaggia, si trasforma in spiaggia all’italiana, tra urla, cibo, rum e gente che tenta fotografie sulle palme in pose circensi che spesso finiscono con rovinose cadute.
Ad ogni modo, ci godiamo il pranzo con Beppe, Popeye e la nostra piccola compagnia all’ombra di un gazebo di legno e ci godiamo i buonissimi fagioli neri, carne alla griglia e un vento leggero che di tanto in tanto rinfresca l’aria e scuote elegantemente le chiome delle palme…
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