Siamo ormai al terzo giorno, ci mancano troppe cose ancora da vedere, il tempo è poco e sicuramente, a malincuore, saremo costretti a rinunciare a qualcosa. Dopo la nostra colazione preferita alla nostra Bakery di fiducia, ci dirigiamo ancora una volta verso nord, stavolta vogliamo raggiungere Ammoudi Bay.
Prima però vogliamo assolutamente goderci qualche ora di sole alla black beach di Perissa. L’origine vulcanica di Santorini, si palesa anche nella sua sabbia nera e rovente che rende difficile camminare anche con le scarpe più adatte.
Il nero intenso della sabbia e il blu cobalto de mare sono uno spettacolo suggestivo sia seduti sulla spiaggia libera sia da uno dei bar che costeggiano la spiaggia intera.
Anche il fondale è molto roccioso, meno male che abbiamo le scarpe adatte, l’acqua è però trasparente e salata, forse non è una spiaggia adatta ai bambini ma è perfetta per fare snorkeling.
Ammoudy è uno dei più caratteristici e conserva ancora la genuinità della vecchia e ospitale Grecia. La baia è rocciosa e ospita un porticciolo da cui partono catamarani e barche per varie escursioni. La banchina è completamente occupata dai tavoli dei ristornati che propongono pesce freschissimo, appena pescato e alzando un po’ la testa, si notano polpi appesi e messi ad essiccare al sole, come vuole la tradizione.
Noi scegliamo l’ultimo ristorante del molo, il ristorante Sunset, che ci offre uno spaghetto ai frutti di mare veramente ottimo e dal sapore sempre molto deciso, come vuole la cucina greca. La giornata è caldissima, il sole batte in maniera quasi insopportabile, qualche ospite del ristorante ne approfitta per fare un bagno tra un pasto e l’altro.
Per smaltire il pranzetto, non esattamente leggero, ci dirigiamo finalmente alla bella Fira, di cui ci ha parlato moltissima gente. La fama di Fira è particolarmente meritata; come ogni città di Santorini, per percorrerla c’è bisogno di gambe buone e fiato ma sarebbe un peccato perdere questa perla. Percorriamo Fira a piedi, ma è possibile arrivare in cima alla città anche con la piccola funicolare o in sella ad uno degli asinelli, perfettamente agghindati in stile tradizionale.
Anche Fira è completamente bianca, ma quello che ci colpisce, oltre al meraviglioso panorama di questa città a picco sul mare, è l’atmosfera del tutto diversa che la caratterizza. Le strade bianche presentano una commistione di elementi che ricordano anche un po’ i paesi medio-orientali: è come se qui, l’influenza turca che caratterizza la Grecia intera, fosse più forte; la si avverte nella musica che risuona per le strade, nell’odore delle spezie che durante il giorno diventa sempre più intenso, nell’architettura e nelle decorazioni delle chiese, negli archi e nelle scale dei vialetti della città.
Ci addentriamo proprio in una di queste viuzze, che conduce alla splendida cattedrale di San Giovanni Battista. La chiesa, che è una delle poche chiese cattoliche dell’isola, non è molto grande ma ogni suo angolo rapisce lo sguardo, così come i giochi creati dalla luce che filtra dai vetri colorati.[
Continuiamo a salire e stavolta a rubare la scena al panorama, sempre unico, è la candida e grande Cathedral Church Of Candlemas Of The Lord.Gli interni sono semplicemente meravigliosi, dal grande lampadario in oro alle stupende pitture e decori. Tra poche ore, il sole tramonterà e stavolta vogliamo vederlo da un’altra prospettiva.
Continuiamo quindi ad andare verso sud e cerchiamo il faro di Santorini, che è un faro antico e tradizionale ma non visitabile al suo interno. Dalla splendida scogliera ai suoi piedi è possibile godere di un meraviglioso tramonto. Ci sono molte persone, ammassate un po’ovunque sulla scogliera, anche nei posti più pericolosi ed estremi. Il sole comincia il suo spettacolo ma stasera c’è una leggera foschia, Santorini sembra quasi diversa.
Il giorno prima a Vlichada, avevamo notato delle taverne molto caratteristiche così decidiamo di provarne una per la cena del nostro ultimo giorno. Nella Taverna Dimitri, il cameriere Giorgio, dai tratti, dalla simpatia e dall’ospitalità proprie dei greci, ci fa accomodare ad un tavolo che dà sul porticciolo illuminato e ci fa assaggiare piatti tipici greci mentre dalla taverna proviene musica tradizionale greca.
Dopo la cena, la voglia di vedere la bella Fira in abito da sera è tanta, così torniamo a fare una passeggiata li. Santorini è davvero diversa stasera, il nostro presentimento era giusto.C’è una sorta di nebbia che si muove leggera e offusca la vista, ma no, non è nebbia vera e propria. Si tratta di un fenomeno tipico di Santorini, il vapore caldo proveniente dalla Caldera si scontra con la temperatura dell’isola e forma questa condensa che vela l’isola intera e spinta dal forte vento di questa serata sale verso l’ alto.
Santorini stasera è magica, ha qualcosa di speciale. Santorini stasera sembra veramente un sogno.
[…] posto ci ricorda così tanto i ristoranti sulla banchina visti ad Ammoudi bay! Respiriamo Grecia ovunque qui e a proposito di Grecia, pare che lo Schiacchetiello avesse […]