Questa mattina visitiamo la meravigliosa grotta di Antiparos che vanta di ospiti illustri dal 1700.
Essa è situata ai pendii del monte Ai Iannis, L’ingresso costa cinque euro e viene fornita una brochure, disponibile in varie lingue, al cui interno c’è tutto quello che c’è da scoprire su questa grotta che per di più si trova in in punto molto panoramico dell’isola.
Entrare in questa grotta profonda è un’esperienza incredibile, secoli di acqua hanno “ricamato” la pietra. Stalattiti possenti e lunghe la incoronano. Secoli di iscrizioni e incisioni la rendono eterna.
Lasciamo la cava ripercorrendo le infinite curve che portano nuovamente alla costa ma il percorso diventa per noi, di volta in volta, più lungo; non possiamo non continuare a seguire le stradine di montagna ripide e dissestate, scoprire nuovi scorci, fotografare le candide chiese arroccate e rivolte sempre verso il mare.
Quando torniamo al porto siamo curiosi di vedere a colori quel centro che avevamo visto illuminato dalle luci della sera. Il centro di Antiparos è una tavolozza bianca sporcata da pennellate di colori vivaci dal Magenta delle bouganville al verde acqua dei locali al blu tipico delle abitazioni greche.
Il cuore del centro è il castello veneziano sui cui si può salire e godere della vista sulla grande chiesa bianca con la caratteristica cupola azzurra.
Vogliamo trascorrere qualche ora in spiaggia e ci spostiamo nuovamente sulla nostra spiaggia caraibica preferita. Questa baia è così dolce che il tempo sembra scorrere lento e piacevole, mentre il sole bacia la spiaggia. Il fondale è poco profondo, riusciamo ad arrivare da una sponda all’ altra della baia in una ventina di munti e senza troppo sforzo.
Il tramonto stasera lo guardiamo da una montagna s picco sul mare, così con i piedi penzoloni e gli asciugamani per ripararci dalla forte umidità di quest’ultima sera.
Lascia un commento