Ormai avrete capito, quanta vita si nasconde nei sotterranei della città di Napoli da Napoli sotterranea alle Catacombe di San Gennaro. Ma non finisce qua e stavolta vi portiamo a fare una passeggiata unica nella misteriosa Galleria Borbonica.
Abbiamo partecipato ad uno dei percorsi organizzati dai ragazzi che curano la Galleria Borbonica e ancora oggi continuano a scavare in veste di volontari. Sì perchè per questo meraviglioso intreccio di cunicoli, non arrivano e mai sono arrivati fondi da parte dello stato.
La visita prevedeva un singolare aperitivo nella galleria e il percorso Avventura.
Ad accoglierci abbiamo trovato un simpatico Waffel su stecco farcito con marmellata o cioccolata e poi succhi e spritz. Divisi in tre gruppi e “armati” di caschetto e torcia siamo partiti alla scoperta di questo luogo segreto.
La prima spiegazione arriva lì, proprio dal punto di partenza; un piccolo riassunto di quello che è la galleria borbonica e quello che è stata. Nel 1853 Ferdinando II di Borbone ne commissionò la realizzazione: egli voleva un tunnel che collegasse Palazzo reale a Piazza Vittoria e che lo aiutasse a fuggire velocemente in caso di attacchi o rivolte. Diventata poi una miniera di tufo, una cisterna e ancora un rifugio dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, la galleria borbonica si trasformò in un deposito giudiziario e solo successivamente si scoprì essere una grossa discarica abusiva nelle viscere della città.
Se e possibile vedere sui muri, l’altezza che raggiungevano i cumuli di mondezza ritrovati all’interno, è altrettanto possibile vedere il suo passato da deposito giudiziario grazie a motociclette e macchine d’epoca che riposano ancora nella galleria.
Qui possiamo vedere i famosi “pezzotti”, macchine, moto e vespe ritoccate, smontate e rimontate che i napoletani, con ingegno e un po’ di noncuranza per la legge, realizzavano.
Oltre a schiere di moto e auto, completamente trasformate si trova anche una vecchia macchina blindata di chissà quale personaggio importante del secondo conflitto mondiale e il busto del fascista Aurelio Padovani.
Le testimonianze del passato della galleria borbonica come cisterna sono ovunque e anche qui ritroviamo le storie dei noti pozzari,(di cui parliamo qui) incaricati di raccogliere l’acqua.
La galleria borbonica è un intreccio di cunicoli stretti e misteri fitti: su una parete possiamo scorgere dl’incisione di alcune croci. L’ipotesi più accertata sarebbe quella secondo cui quelle croci sarebbero il ricordo di pozzari annegati, meno credito viene dato alle teorie su massoni e riti esoterici a cui, però la città di Napoli, è da sempre legata.
Vive sono anche le testimonianze dell’importanza della galleria borbonica durante la seconda guerra mondiale. Alle pareti ci sono ancora i sistemi di illuminazione che furono impiantati durante il conflitto oltre che, i bagni che furono costruiti in quel sottosuolo per le persone che si destreggiavano tra i cunicoli, nella speranza mettersi in salvo dai bombardamenti.
Per scoprire la storia” più moderna” della galleria borbonica, dobbiamo attraversare il tunnel pilota, ovvero il tunnel più lungo che verifica la lunghezza del cunicolo più grande, prendiamo la zattera e arriviamo in un punto poco illuminato ma in cui riusciamo a scorgere alcuni cartelli segnaletici piuttosto moderni.
Siamo a pochi passi da piazza plebiscito nel luogo in cui cominciarono (e si conclusero) i lavori della LTR, Linea tranviaria rapida. Un progetto che vide lo stanziamento di fondi per miliardi di vecchie lire e che doveva collegare l’intera città, noncurante dei tesori e delle ricchezze custodite all’interno della galleria borbonica. I lavori infatti non furono terminati e sicuramente non a causa della preziosità della galleria ma semplicemente a causa dello scandalo tangentopoli, storia triste della nostra Italia( ma a questo punto, nn tutti i mali vengono per nuocere!)
[Noi vi consigliamo vivamente questa visita o un’altro dei percorsi particolarissimi che è possibile svolgere all’interno della galleria. In più, per i più volenterosi o per coloro che si innamoreranno del tunnel e della sua storia, la domenica si accettano volontari per continuare a scavare in quel labirinto di ricchezze.Trovate tutte le info cliccando qui
Ci sono vari accessi:
- Vico del Grottone, 4 – Zona Piazza Plebiscito
- Via Monte di Dio – Palazzo Serra di Cassano – Interno A14
- Via D. Morelli, 61 c/o Parcheggio Morelli – Zona Piazza Vittoria ( l’ ingresso della nostra visita, trovate la mappa alla fine dell’articolo)
Lascia un commento