Oggi vi portiamo con noi a Caserta, per scoprire i Giardini della Reggia di Caserta. Un parco reale meraviglioso, immenso, che si estende per kilometri.
Purtroppo il tempo, come spesso succede in questo periodo, non è stato dalla nostra parte; un’acquazzone ha interrotto senza clemenza la nostra visita, per cui quello che leggerete in questo articolo è solo una parte della visita che proseguiremo a breve.
Avremmo potuto rimandare la pubblicazione ma quando si vive una così bella esperienza non si vede l’ora di raccontarla agli amici, nonostante avversità o impedimenti.
Quindi, presto leggerete un nuovo articolo o forse aggiorneremo questo per far sì che abbiate un quadro completo di questa fantastica esperienza e soprattutto ci auguriamo che questo piccolo racconto, piuttosto tecnico, possa invogliarvi a visitare di persona i giardini reali.
Passeggiare per questi giardini è una fantastica esperienza, che richiede anche gambe e fiato, ma anche un’intera mattinata libera dato che la chiusura è alle ore 14:30. Passeggiate e fate viaggiare la vostra mete…immaginate quel parco popolato, immaginate abiti di seta e organza, il suono di zoccoli di cavalli e l’ombra di ombrellini da sole di dame annoiate o immerse in conversazioni di intrighi e congiure al palazzo reale.
I Giardini della Reggia di Caserta o meglio, Il Parco Reale, furono progettati dall’architetto Luigi Vanvitelli e si ispiravano ai giardini delle grandi residenze europee del tempo. Il progetto di Vanvitelli doveva unire il gusto e la tradizione italiana con le soluzioni tecniche che erano state adottate a Versailles. Il giardino così come oggi si vede è solo una parte di quello che Luigi Vanvitelli aveva progettato e i lavori furono completati da suo figlio.
I giardini si presentano divisi in due parti: la prima è costituita da vasti parterre, separati da un viale centrale che conduce fino alla Fontana Margherita, quindi a sinistra del palazzo, nel “Bosco vecchio”, vi è la Castelluccia, una sorta di castello in miniatura. A destra vi è invece la Peschiera Grande, un lago artificiale con un isolotto al centro.
La seconda parte dei giardini inizia dalla fontana Margherita e da qui parte la via d’acqua; sulla da sud verso nord si incontrano la fontana dei delfini, in cui l’acqua fuoriesce dalle bocche di tre mostri marini e la Fontana di Eolo, una fontana in cui vi sono numerose caverne che rappresentano la dimora dei venti.
L’acqua è popolata da grosse carpe e trote.
Nell’asse principale dei giardini vi sono sette vasche che formano altrettante cascate concluse dalla fontana di Cerere che rappresenta la feconda Sicilia, L’ultima fontana è quella in cui è rappresentata Venere e Adone.
Infine, nel bacino del Bagno di Diana, sotto la cascata del monte Briano, ci sono due gruppi si statue in marmo che raffigurano Atteone tramutato in cervo, che sta per essere sbranato dai cani, e Diana mentre esce dall’acqua.
In cima alla cascata vi è una grotta artificiale di grossi blocchi di tufo, chiamata Torrione.
Il costo per accedere ai giardini è di 5 euro a persona ma i ragazzi fino ai 18 anni non pagano.
Il martedì i giardini e e la reggia sono sono chiusi al pubblico ma per tutte le info v rimandiamo al sito ufficiale.
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