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Maratea è considerata una delle perle del Mediterraneo. Distesa sulla costa lucana,è uno paradiso nascosto che si raggiunge dopo strade tortuose mentre il Cristo Redentore veglia su di lei.
Abbiamo visto questa statua tante volte dalla costa, un puntino bianco, spesso avvolto dalla nebbia che cala ad una certa ora sul monte San Biagio. Ma questa volta abbiamo deciso di avvicinarci, vogliamo osservare il suo viso che molti considerano diverso da qualsiasi altra rappresentazione di Cristo.
Saliamo sul monte San Biagio con questo cielo che diventa sempre più rosso e questa lieve foschia che comincia a calare e diventa sempre più insistente.Le curve per arrivare in cima al monte sono piuttosto strette ma, a mano a mano che saliamo il panorama diventa sempre più bello. Maratea è splendida anche sotto un cielo che non sembra affatto clemente.
Alcune donne anziane salgono in cima al monte a piedi, sono devote a San Biagio e questo è il suo “cammino”.
L’ultimo tratto di strada, quello che ci condurrà ai piedi del Cristo Redentore è davvero suggestivo. La strada è letteralmente sospesa nel nulla, l’ asfalto appoggiato ai pilastri di cemento. Rallentiamo, sembra inevitabile… un po’ di impressione questa strada la fa.
A poco a poco ci ritroviamo nel grande spiazzo in cui parcheggiare l’auto che sembra quasi un’isola nel cielo. Sa qui è tutto piccolissimo, distese di verde e l’infinità del mare sembrano così lontani.
Non sappiamo perchè, forse per scaricare l’adrenalina, ma cominciamo a correre verso la statua che nel tragitto in salita, vedevamo sempre più vicina.
Le campane cominciano a suonare, sembra quasi che ci accolgano come vincitori. La statua del Cristo Redentore è lì,altissima,candida e con le braccia spalancate in un’eterna preghiera del “Padre Nostro”.
L’impasto di cemento e marmo con cui fu realizzata per volere dell’artista fiorentino Bruno Innocenti, rende questa statua liscia e bianchissima dal 1965.L’altezza considerevole, circa 21m, rende impossibile non alzare la testa per guardare il suo volto.
Quello di Maratea, è un Cristo diverso: è un Cristo giovane, senza barba, con i capelli corti, sembra quasi in età adolescenziale. Il suo volto è chiaro, nitido, perfettamente visibile
Le sue braccia sono aperte e rivolte verso l’alto, come fosse intento a ricordare a tutti la preghiera del Padre Nostro.
Alle sue spalle c’è un tramonto inaspettato per noi; con questa nebbia quasi non ci aspettavamo di riuscire a vedere il cielo che diventa rosso prima di far spazio alla sera.
Dovremmo andare via prima che faccia buio ma staremo ancora qui a goderci questo spettacolo immenso, la vastità di questo paesaggio costantemente abbracciato dal suo Cristo.
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