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Sabato mattina. Una di quelle di mattine che amiamo, quelle piene di sole, quelle che profumano dello zucchero a velo su soffici cornetti appena sfornati. Il giallo dei limoni risplende così come l’azzurro del mare. Dai giardini delle Residenze Tamara, si intravede in lontananza un faro. Lello ci spiega che per avvicinarci dobbiamo raggiungere una delle zone più belle del Cilento, Punta Licosa.
Punta Licosa, bella e misteriosa. Secondo la leggenda, la sirena Leucosia, si suicidò a causa di un amore non corrisposto; ella si gettò da una rupe e si trasformò in uno scoglio. L’isolotto dove sorge il faro invece sarebbe proprio quello in cui Ulisse si fece legare all’albero, per resistere al canto delle sirene.
Siamo piuttosto fortunati, in questo periodo si può accedere a questo tratto di costa anche in auto. D’ estate bisogna attraversare una meravigliosa e verdeggiante pineta, lasciando l’auto nel delizioso porto di San Marco. Tutto è perfetto qui. Ogni elemento contribuisce a costruire l’unicità e la bellezza di questo luogo: il susseguirsi di calette incantevoli, il fondale a tratti roccioso che si intravede sotto quest’acqua trasparente che brilla al sole e gli alberi danzanti, questi alberi quasi inginocchiati verso il mare.
La brezza leggera porta con sè il profumo della salsedine e quello della resina. Il paesaggio è una tavolozza di colori brillanti: l’acqua marina e il blu del mare, il bianco della sabbia e del faro in lontananza, il giallo di grosse mimose e una palette di nuance verdi della macchia mediterranea.
Ci spostiamo verso Santa Maria di Castellabate per il pranzo. Sono quasi le 15:00, siamo stati più del previsto a Punta Licosa per goderci il suono delle onde e il calore del sole. Fortunatamente i ristornati brulicano di turisti ancora seduti a tavola per gustarsi il pranzo d’avanti al mare. Scegliamo un discreto ristorantino sotto antichi portici, nel famoso molo delle Gatte. Il ristorante l’ Arcata è delizioso: vecchie reti di pescatori sono appese sui muri all’esterno, sui muretti maioliche decorate con colori vivaci, un appetitoso profumo di pesce fresco sapientemente cucinato.
La passeggiata sul lungomare è d’obbligo prima del tramonto. Scooteroni e motociclette parcheggiati fuori alle gelaterie, le palme che costeggiano la passeggiata, le risate dei bambini che giocano ancora sulla spiaggia e una distesa azzurra di barchette di pescatori. Non riusciamo quasi ad immagine questa che ora sembra una tranquilla località balneare, come un luogo sovraffollato di persone nei mesi di luglio e Agosto. Molti ristoranti sono chiusi come le insegne delle finestre di molti appartamenti. Non ci sono ombrelloni o lettini, non ci sono bancarelle di dolci o bijoux, non c’è musica latina, nè odore di crepes. Ci sono famiglie, ci sono bambini, ci sono ragazzi e ragazze che si godono un sabato di relax approfittando di questi 26°. Qui in questo momento è tutto tranquillo, rilassato, sereno, esattamente come questo splendido tramonto rosso su questo mare verdeacqua.
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