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Nel nostro viaggio ad Ibiza non potevamo di certo perderci l’isola più amata dai vip che si trova a circa 30 minuti di mare: Formentera. Partiamo da cala Llonga pagando 35 euro a persona per la ida y la vuelta, cioè andata e ritorno. Il viaggio in battello ci mostra bellissime scogliere che precedono Formentera, scogliere in mezzo al mare popolate da gabbiani e fari solitari.
Il porto di Formentera è piccolo come l’isola stessa, ce ne accorgiamo subito. Un fiume di gente di ogni nazionalità affolla gli uffici dei rent a scooter e anche noi ne noleggiamo uno dopo pacifiche contrattazioni. Speriamo che il tempo ci assista, sembra piuttosto nuvoloso e il vento è abbastanza freddo. Abbiamo prenotato un hotel due stelle, l’hotel Maysi che, ci stupisce: una candida struttura moderna direttamente su Playa Mitjorn.
Sistemiamo le nostre cose nella stanza bianca e azzurra di cui siamo ospiti e corriamo subito a goderci questo tiepido sole in una delle spiagge più note di Formentera: Caló d’es Morts.
La sabbia qui,farinosa e bianca è accarezzata da acqua caraibica; il mare anche se agitato dal forte vento ci mostra le sue bellissime sfumature del blu e del verde acqua. Ci si incanta a guardare le scalanature dei grossi scogli nel mezzo di questa spiaggia, scogli su cui qualcuno pesca e qualche gabbiano riposa.Sono i primi giorni di giugno, a Formentera non c’è ancora tanta gente, sulle spiagge si riesce a guadagnare un bel po’ di spazio per il proprio asciugamano ed è possibile trovare un posto per mangiare anche alle tre del pomeriggio.
Ci fermiamo al ristorante S’Eufabi che con 12 euro a testa ci propone il menù del dia: primo, secondo, contorno, dolce e caffè. Il ristornatnte è completamente bianco con tocchi colorati e alla moda, i proprietari e la cameriera sono sorridenti e gentilissimi e i piatti hanno i sapori tipici della quotidianità delle Baleari. Gustiamo la natilla e il caffè e dopo quattro chiacchiere con la cameriera bolognese all’ombra di un albero, ci spostiamo su un’altra spiaggia.
Siamo a Es Calò. C’è una lunghissima fila di motorini parcheggiati ai bordi della strada, questo ci fa pensare ne valga la pena. Attraversiamo una rigogliosa vegetazione che cresce sorprendentemente tra terreno e sabbia e di fronte a noi troviamo una baia bellissima. Tanto mare azzurro che più a largo diventa blu cobalto. Sabbia fine e calda, quasi rovente grazie al sole che finalmente ha deciso di splendere. Il vento si è calmato ma nell’aria c’è ancora un’odore deciso, un profumo che mischia la fragranza del mare a quella delle piante, il profumo che per sempre ci ricorderà di quest’isola selvaggia.Ci sono molti nudisti che si aggirano disinvolti tra ombrelloni e asciugamani. Qualcuno parla anche un po’ più ad alta voce ma l’atmosfera è ancora tranquilla e rilassata, adatta per la siesta.
Quando il sole comincia a ritirarsi, ecco di nuovo che qualche brivido di freddo accarezza la pelle ormai abbronzata e calda. Lasciamo la spiaggia è facciamo un giro veloce a Es Pujols, cuore pulsante di Formentera.Ci sono molti bar e ristoranti gia popolati di clienti che cenano o semplicemente consumano un rilassato aperitivo. Non c’è ancora la movida che tutti conoscono, probabilmente è troppo presto, ma si respira comunque quella’ aria un po’ “milanese” di cui molti parlano. Il tramonto però ce lo godiamo dalla nostra stanza
La sera siamo ospiti in uno dei ristoranti più belli e famosi dell’isola, il Can Carlos.Attraversata la Pergola su cui sono distese le bouganville, ci ritroviamo in questo grande ed elegante cortile. Il gazebo illuminato di lucine crea un’atmosfera boho-chic, così come i tavoli in legno illuminati da candele alte. I dettagli come il menu scritto a mano e i piatti prelibati hanno il gusto e la raffinatezza del Made in Italy.Lorenzo è un cameriere gentilissimo che ci accompagna per tutta la serata e ci consiglia cosa bere e cosa mangiare. I suoi consigli sono graditi e preziosi, rendono la cena perfetta, come tutta la location in cui siamo immersi.
Il giorno dopo, il tempo non è clemente affatto :grossi nuvoloni coprono il cielo è momenti di pioggerellina ci costringono a fermarci di tanto in tanto per cercare riparo. Decidiamo comunque di girovagare per l’isola: bellissime le saline anche con il maltempo. L’acqua è di colore rosa, merito di alcuni microrganismi, gli stessi di cui si nutrono i fenicotteri(ecco spiegato il colore rosa).Le saline di Formentera sono una Riserva Naturale insieme a quelle di Ibiza e di alcuni isolotti limitrofi come Penjats e Ses Espalmador. Le saline di Formentera sono famose anche per le praterie di Posidonia, che proteggono le acque e le mantengono pulite e cristalline.
Riusciamo a scoprire calette nascoste tra la pineta, scenari a dir poco selvaggi dove la natura è completamente incontaminata e il cielo grigio rende il paesaggio ancora più evocativo.
Approfittiamo del tempo anche per fare una visita tranquilla al faro della Mola, il faro più grande di Formentera, a Pila de la Mola. Proprio qui sono ambientate le avventure del protagonista di “Viaggio attraverso l’impero solare” di Verne. Questo è il faro delle ALBE, posto ad Oriente mentre i tramonti più belli di Formentera potete goderveli al Far de Barbaria.
Entrambi sono posti imperdibili per vivere Formentera a 360 gradi: le meravigliose spiagge, la natura, i fari, le Saline costruiscono l’esperienza perfetta “sentire ” al meglio l’isola e diventare un tutt’uno con essa.
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