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Altra tappa imperdibile del vostro viaggio a Marrakech, tappa che potremmo definire “classica”, sono i giardini Majorelle.
Marrakech potrebbe essere definita una città di giardini, ce ne sono davvero tanti e molto belli ma questo è indubbiamente uno dei più famosi.
Chi non ha mai visto una di quelle splendide foto di cactus e pennellate di giallo luminoso e blu intenso, il Blu Majorelle appunto.
Jacques Majorelle, pittore francese, letteralmente stregato dal colore e dalla confusione della Medina, vi si trasferì, facendo diventare Marrakech la sua casa. Pittore e amante della botanica, decise di unire tutte le sue passioni acquistando in un grande palmeto, arricchito poi da tantissime altre specie di piante.
Nascosti come segreti, fontane, vasi, vasche per i pesci e infine la sua villa. Un unico filo conduttore: il colore. Non un colore qualunque, un color che potesse riassumere il suo amore per il Marocco, ed esprimere la sua gratitudine a quel paese.
Una intensa sfumatura di blu, ma non un blu qualunque…il blu Majorlle.
Dove ci sono le palme, c’è l’ombra che ripara dal sole e dal caldo asfissiante, per questo Majorelle trasformò i giardini in un luogo pubblico e aprì le porte della sua casa nel 1947.
Alla morte di Majorelle, sembrava all’improvviso che nessuno vedesse più quella bellezza e quella ricchezza che il pittore aveva creato, ad un certo punto sembrava che a nessuno importasse più di quelle piante, di quei colori, di quell’ombra. Alla sua morte i giardini Majorelle sembravano essere morti con lui.
Per fortuna al mondo c’è sempre qualcuno che ha degli occhi diversi, qualcuno che riesce a vedere splendore anche dove ormai c’è solo un grosso strato di polvere, qualcuno che ha ancora gli occhi di un bambino.
Lo chiamavano l’enfant terrible della moda, Yves Saint Laurent, origini algerine e una lunga gavetta nell’atelier Dior.
Fu proprio lo stilista ad acquistare i giardini e portarli al loro originario splendore. Quelli non furono mai solo un investimento per Yves Saint Laurent, la casa di Majorelle diventò la sua casa tanto che le sue ceneri furono sparse nel roseto di quella bella villa blu che tutti fotografano, villa Oasis.
Non fate solo foto, ma godetevi anche i profumi di questo incantevole parco e i canti delle tantissime specie di uccelli da cui è popolato. Concedetevi poi uno snack o un the alla menta, nel raffinato cafè Majorelle.
Se siete appassionati di moda, merita una visita invece il museo di Yves-Saint-Laurent.
Il biglietto di ingresso ai giardini ha un costo di 7 euro, ma è doveroso anche avvertirvi che per acquistarli la fila sarà lunga e piuttosto estenuante.
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