This post is also available in:
Avevo voglia di un week-end fuori porta, avevo voglia di una di quelle belle gite domenicali di natura, cibo e ore scandite dal suono dei bicchieri di vetro che si toccano nei brindisi. “Luoghi poco conosciuti in Campania” avevo cercato su Google e tra le tante meraviglie della mia terra avevo trovato queste cascate, i capelli di Venere.
La costa cilentana è solita regalare meraviglie, spesso sconosciute ai più ma l’entroterra è tutto da scoprire, un forziere di tesori nascosti che spesso attende solo le belle giornate per mostrarsi ai viaggiatori.
Di Casaletto Spartano ne avete mai sentito parlare? Bhè è questo piccolissimo borgo a custodire questo grande ed ennesimo tesoro della nostra ricca Italia.
Le cascate dei capelli di Venere nascono dalle acque del fiume Bussentino e si trovano all’interno di un’oasi naturale protetta, a pochi km di distanza da Morigerati.
Arriviamo in un giorno di pioggia insistente e incessante, non abbiamo l’ombrello e fumiamo l’ennesima sigaretta in auto aspettando che piova. La strada è stata tutta curve, tra il verde delle montagne che si stanno risvegliando con l’arrivo della primavera e scorci di mare in lontananza.
Speravamo che finisse di piovere e quindi ci siamo rifugiati in paese, il ristorante bar L’oasi del gusto è un punto di ritrovo per cittadini di ogni età.
Caciocavallo nella “tiana”, tagliere di salumi e cavatelli fatti in casa ci hanno già consolato lo stomaco.
Parcheggiamo in uno spazio di fronte alle fontane pubbliche e decidiamo di sfidare la pioggia che sembra aver deciso di rovinarci la domenica. Non abbiamo l’ombrello, figuriamoci un k-way ma dobbiamo andare.
Oggi non si paga il ticket ancora…del resto c’è poca gente, pochi turisti e anche le aeree pic-nic sono chiuse. La pioggia continua a cadere sempre più forte ma all’improvviso non ne sentiamo quasi più il suono, sentiamo solo l’incessante canto delle cascate a pochi metri da noi.
Sapete perché si chiamano Capelli di Venere?
Pare che Venere si fosse rifugiata nella zona, in cerca di relax. Sulle sponde del fiume pettinava i lunghissimi capelli biondi e ballava. Un uomo, un cacciatore del posto la vide e ossessionato dalla sua figura e da quei capelli d’oro la osservò per giorni nascosto tra gli alberi. Un giorno decise che quei capelli così splendenti dovevano essere suoi e mentre la Dea dormiva, le tagliò la chioma.
Svegliata di soprassalto, Venere si vendicò e mentre il cacciatore correva con il “bottino” si trovò tra le mani solo acqua. Venere trasformò l’uomo in una pianta che sarebbe rimasta per sempre nei pressi di quella cascata.
L’acqua delle cascate sgorga incessantemente, è freddissima ed immersa nel verde più assoluto. Sarà facile per voi scattare bellissime foto e vi accorgerete che l’effetto dell’acqua che scende leggera tra le rocce dà veramente l’impressione di morbidi capelli che scendono sulle spalle di una donna.
I capelli di Venere sono uno spettacolo della natura in un’oasi di pace dove esiste solo il rumore del fiume e il profumo dell’erba umida.
All’apertura ufficiale del parco, pagherete un ticket di soli 3 euro ma potrete visitare anche un mulino e vederlo in funzione.
Inoltre il bel tempo e le giornate lunghe vi permetteranno di prendere uno dei sentieri di trekking o magari fermarvi a fare un pic-nic all’interno di questo paradiso terrestre.
Conoscete in Campania posti belli come questi da suggerirci per i prossimi week-end? Ci piacerebbe scoprire posticini segreti che secondo voi sarebbe bello far conoscere agli altri e su questo il Cilento, ha sempre tanto da dire e da mostrare.
Ad esempio a Castellabate ci siete mai stai? ecco QUI un’altra perla cilentana!
Lascia un commento