Se essere un blogger è difficile, per un travel blogger a volte è ancora peggio.
Partiamo dal presupposto che spesso dobbiamo spiegare prima cos’è un blog e poi di cosa ci occupiamo noi nello specifico. Ma tralasciando ciò, ci sono delle domande a cui non riusciremo mai ad abituarci, domande che odiamo, per cui ecco le domande da non fare a un travel blogger.
Qual è stato il tuo posto preferito?
In ogni posto ci sentiamo a casa e in nessun posto siamo andati per caso…i posti che abbiamo visitato li abbiamo sognati, desiderati e scelti. Non chiedeteci quale sia il nostro preferito perché li amiamo praticamente tutti e ad ognuno di essi è legato un ricordo.
Ma non ti mancano i tuoi amici o la tua famiglia?
Certo che mi mancano…ma non vado in guerra! Giuro che, sentiamo almeno una volta al giorno le nostre mamme e più volte durante la giornata ci scambiamo messaggi con i nostri amici.
Quando ti troverai un vero lavoro?
In realtà abbiamo entrambi già il nostro meraviglioso lavoro; ci occupiamo di web marketing e social media e operiamo soprattutto nel settore turistico, quindi tecnicamente anche quello del travel blogger è un vero lavoro!
Non sei un po’ troppo grande per fare questo?
Non capisco se la parola “questo” sia riferita al blogging o al fatto di viaggiare spesso. In entrambi i casi la risposta è NO: perché mai dovrei essere troppo grande per scrivere articoli su un blog e condividerli con chi ha la mia stessa passione?
Ma perché spendi tutti questi soldi per viaggiare?
Hai mai letto quella frase: “viaggia il denaro si recupera, il tempo no”? Ecco dovrebbe bastarti, ma ti dico che viaggiare è come investire in formazione… viaggiare ti educa, ti accultura, ti insegna il rispetto per gli altri , ti insegna a conoscere quello che chiami “diverso”, rompe i pregiudizi e ti regala un bagaglio di conoscenze personali molto più grosso e completo di quello che può fare il semplice libro di scuola.
Quando ti fermerai? Un giorno avrai una casa e dei figli, non potrai continuare a fare questa vita!
Mmm…vediamo se ho capito bene: domani sarò prigioniera della casa e schiava dei miei figli? Non è possibile trasmettere questa passione ai propri figli e insegnar loro a viaggiare sin da piccoli, in modo da donargli qualcosa di prezioso, qualcosa che li accompagnerà per sempre nella vita? Strano perché i miei genitori ci sono riusciti…wow devono essere stati degli incoscienti!
E ti pagano per fare quello che fai? Quanto guadagna un travel blogger?
Odio questa domanda!
Punto primo: ma che razza di domande sono!?
Punto secondo: io viaggio perché amo viaggiare, viaggiare è una passione e come molte altre passioni richiede investimenti ma spesso questi possono trasformarmi in guadagni ma…ciò non toglie che viaggerei anche se così non fosse, anche se non vedessi un solo centesimo, anche se un domani nessuno fosse più interessato ai mie viaggi.
Insomma queste erano le domande da non fare mai ad un travel blogger, quindi signori e signore smettete di farcele, in questo articolo avete tutte le risposte che vi servono. E voi travel blogger, quali sono le domande più imbarazzanti che vi abbiano mai fatto? Quali sono quelle che odiate di più?
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